Dettagli del progetto di ricerca

Abstract

Il lembo più meridionale dell'Albania è dominato dal profilo affilato della collina di Çuka e Aitoit che conserva imponenti resti di fortificazioni di età ellenistica in opera poligonale (caso unico nella regione), riprese e restaurate in età tardoantica ancorché in dimensioni più limitate. La regione, oggi divisa tra Grecia e Albania, è identificabile con la Kestríne delle fonti e il sito con Kestría, un ben munito oppidum per usare la definizione di Plinio (N.H. 4.1). In contatto visivo diretto con Butrinto, il centro si trova all'incrocio di uno dei pochi corridoi naturali che collegano l'entroterra con il canale di Corfù, in direzione est-ovest, incrociando la via costiera per Nicopoli.

Il progetto mira a realizzare un approfondito studio storico-archeologico del sito e del suo contesto regionale. Nello specifico, verrà avviato uno studio storico-epigrafico dei periodi ellenistico, romano e tardoantico, improntato sulla diacronia e mantenendo al proprio centro di attenzione i processi trasformativi di lunga durata. La cristianizzazione dell'area è un ulteriore tema di ricerca, che viene richiamato all'attenzione anche dai resti inediti di un monastero ai piedi della collina. È, inoltre, prevista la realizzazione di un aggiornato rilievo plano-altimetrico di dettaglio delle strutture visibili, imprescindibile strumento di conoscenza, tuttora mancante, che costituirà la base di una nuova e dettagliata lettura archeologica, che a sua volta verrà integrata dall'analisi della documentazione d'archivio. Tutto il materiale verrà pubblicato in un archivio online ad accesso aperto che diventerà la base per uno studio analitico su scala regionale. Infine, risulta fondamentale dare inizio ad uno spoglio degli archivi cartografici di ambito ottomano per una più puntuale ricostruzione del paesaggio della regione e affiancare queste fonti a quelle occidentali, già note e proficue per la ricerca precedente.